CENTRALITA’ DEL CINEMA?

da la tavola rotonda di Torino Film Festival 16 novembre 2009 coordinata da A.Barbera

Il cinema è stato “l’occhio del novecento”, secondo una definizione del bel libro di Francesco Casetti. Nel senso che ha rappresentato il mezzo di comunicazione di massa più diffuso e influente del secolo appena trascorso, il più potente strumento di propaganda che sia mai stato
inventato e, in senso più ampio, il linguaggio che ha maggiormente contribuito a cambiare e a condizionare i costumi, le abitudini, i gusti e le mode della popolazione di tutto il mondo.
Ai nostri giorni, non sono pochi a sostenere che il cinema ha perduto la centralità rispetto al sistema dei media che aveva caratterizzato i primi cento anni della sua storia.
La crescente disaffezione del pubblico nei confronti della sala cinematografica tradizionale, a
vantaggio di altre forme di intrattenimento e di impiego del tempo libero (la televisione, internet in epoca più recente) sembra aver sottratto al cinema un primato che fino a qualche anno fa pochi si sognavano di mettere in dubbio. Il che non significa darlo per morto, ma vuol dire ripensare la sua capacità di rappresentare le nuove culture e di proporre modelli estetici significativi. Tuttavia altri indicatori sembrano segnalare che il cinema continua a rappresentare un punto di riferimento inscindibile, il referente espressivo significativo, insostituito e insostituibile per il rapporto fra individui, gli oggetti e il sistema della produzione, sia di prodotti industriali che di consumi culturali. Basta pensare alla pubblicità,
dalle campagne Lancia o a quelle di Dolce&Gabbana, all’utilizzo costante nella comunicazione
dei volti cinematografici, all’utilizzo delle star cinematografiche al posto delle modelle nelle sfilate di moda, ai continui riferimenti alle atmosfere, storie e modelli espressivi tratti dai film
attraverso cui gli spot cercano di rendere familiare o affascinante qualsiasi tipo di prodotto.
Analoghi richiami al cinema sono sempre più diffusi, per esempio, nelle ispirazioni dichiarate
dagli stilisti per le loro collezioni, nell’universo individuale e collettivo del web, nella musica e
nella letteratura contemporanee.