Taxi to the Dark Side


Il 1° Dicembre 2002, Dilawar, un giovane taxista afgano, carica tre passeggeri, non farà più ritorno a casa.
Prendendo spunto dall’indagine giornalistica di Tim Golden del “New York Times” sulla misteriosa morte di Dilawar nella prigione americana di Bagram (2002), Alex Gibney intraprende una sorprendente inchiesta che, partendo dalle torture e i soprusi subiti dai “terroristi” arabi rinchiusi nelle carceri militari americane in Afganistan e Iraq, arriva a indagare e svelare la vera natura di gravissimi episodi di violazione dei diritti umani, solo apparentemente accidentali. Un’indagine che lo porta sino a Guantanamo, e ai metodi di interrogatorio della CIA negli anni ’50, ’60 e ‘70, per svelare il lato oscuro della politica anti-terrorismo dell’amministrazione Bush dopo l’11 settembre ed i tanti retroscena dell’intervento americano in Medio Oriente.

 

REGIA

Alex Gibney

SCENEGGIATURA

Alex Gibney

FOTOGRAFIA

Maryse Alberti, Greg Andracke

MONTAGGIO

Sloane Klevin

MUSICHE

Ivor Guest, Robert Logan

PRODUZIONE

Jigsaw Films

NAZIONALITA’ USA   ANNO 2007

DURATA  106′

 

Departures vince al Far East Film

Far East Film, vince il Premio Oscar, “Departures” di Takita Yojiro.

 UDINE, 3 Maggio 2009 – Con una valanga di voti e realizzando una media complessiva davvero alta (4.57 su un massimo di 5). Departures di Takita Yojiro è stato incoronato migliore film dal pubblico della 11/a edizione del Far East Film Festival, conclusosi ieri sera a Udine. Il re degli Audience Awards 2009, dunque, già vincitore dell’Oscar come migliore film straniero, batte bandiera giapponese, mentre battono – rispettivamente – bandiera sudcoreana e bandiera indonesiana il secondo e il terzo classificato: l’irresistibile comedy Scandal Makers di Kang Hyeong-chul e il poetico melodramma The Rainbow Troops di Riri Riza. Anche la speciale giuria degli accreditati Black Dragon ha eletto numero uno l’inno alla vita di Departures, mentre i lettori di Mymovies.it, votando direttamente online, hanno preferito il road movie giapponese One Million Yen Girl della giovane regista Tanada Yuki. (Ansa).